La crisi dei chip travolge Stellantis: il gruppo blocca la produzione nello stabilimento di Melfi. I sindacati chiedono chiarimenti sulla strategia adottata.
Stellantis blocca il polo di Melfi per la crisi dei chip che ha travolto il mondo dell’auto. Il gruppo ha ritardato la ripresa dei lavori in quello che è il polo più grande in Europa.
Stellantis blocca la produzione nello stabilimento di Melfi per la crisi dei chip
A causa della crisi dei chip, che abbiamo avuto modo di analizzare nei giorni scorsi, Stellantis ha posticipato al 13 settembre la riapertura dello stabilimento di Melfi. E la produzione al momento è garantita per meno di una settimana, poi i lavori dovranno essere sospesi per mancanza di pezzi delle componenti elettroniche.
La chiusura di Melfi rappresenta un duro colpo per Stellantis. Basta considerare che nel 2020 la metà delle auto prodotte in Italia è uscita proprio dallo stabilimento in questione.
Le possibili conseguenze sui lavoratori del polo di Melfi
La situazione rischia di avere ripercussioni anche sui dipendenti, che vedono concretizzarsi lo spettro della cassa integrazione ordinaria con una riduzione dei turni e con la chiusura dello stabilimento nel fine settimana, quindi con una conseguente riduzione delle giornate lavorative.
La posizione dei sindacati
“Sappiamo che a livello mondiale il gruppo Stellantis decide le assegnazioni dei microchips nei vari plant, a questo punto è fondamentale che la direzione chiarisca se c’è stata una riduzione complessiva o se questa ha riguardato in misura maggiore gli stabilimenti italiani“, ha dichiarato Ferdinando Uliano della Fim-Cisl come riportato da il Sole 24 Ore.